Il
business degli advergame come killer
application dei banner?
a cura di
Pietro
Morelli
ICT Business Analyst
Concetto
di advergame
Una strategia di comunicazione emergente
minaccia di oscurare prepotentemente
i banner: l' advergame.
Il termine advergame è il risultato
della crasi tra le parole advertising
(o advertisement) e game, ovvero
pubblicità e gioco: si tratta, infatti,
dell'utilizzo di giochi interattivi
attraverso i quali promuovere campagne
pubblicitarie on-line.
Si parla anche, infatti, di advertainment
ovvero del connubio tra pubblicità
(advertising) ed intrattenimento
(entertainment).
Questo nuovo potente format di comunicazione
on-line fa dell'interattività il
suo vincente cavallo di battaglia,
talmente efficace da riuscire a
"carpire" l'attenzione del navigatore
per un tempo che può variare dai
5 ai 12 minuti.
Utilizzati da tempo in America (aziende
del calibro della BBC e della Ford
costruiscono la propria brand equity
attraverso gli advergame), da noi
non sono ancora molto diffusi anche
se più di una società che opera
nel campo dell'interattività e della
multimedialità sta spostando il
proprio business in tale direzione.
La domanda allora è: possono gli
advergame rappresentare la killer
application dei banner? Per killer
application intendendosi, come insegnano
Downes e Mui (Killer App., Etas,
1999), "una nuova applicazione così
dirompente da trasformare interi
settori economici, ridisegnare i
mercati e diventare un rischio per
chi non si adegua."
Gli Advergame negli U.S.A.
Secondo Jupiter Media Metrix , negli
ultimi cinque anni i giochi interattivi
sono cresciuti più di qualsiasi
altra forma di intrattenimento,
generando, nel 2000, 6,5 bilioni
di dollari, ponendosi così allo
stesso livello degli introiti derivanti
dai botteghini cinematografici.
Proprio come i frequentatori dei
cinema anche i giocatori on-line
"attraversano" trasversalmente qualsiasi
distinzione di età, sesso, razza
e qualsiasi classificazione socio-economica
e demografica (il 75% dei navigatori,
dato rilevante, partecipa ai concorsi
a premi on-line).
A differenza dei siti che offrono
giochi gratuiti on-line per incrementare
il traffico di utenti sugli stessi,
chi utilizza gli advergame lo fa
per veicolare un messaggio, per
creare brand awareness, per "spingere"
la propria marca e, di fatto, la
comunicazione pubblicitaria costituisce
il cuore del gioco on-line.
Per esempio, la Jack Daniel's, per
festeggiare il proprio 150° anniversario,
realizzò, tramite una società specializzata,
un gioco sul biliardo in 3D rivolto
ad un target maschile tra i 21 ed
i 34 anni, con l'obiettivo primario
di promuovere il brand e di far
"transitare" visitatori sul proprio
sito promozionale (i riferimenti
al marchio Jack Daniel's, nel game,
erano presenti ovunque).
Leader di mercato in America è la
società Yaya (www.yaya.com) - la
quale si definisce "end-to-end interactive
solutions provider" -, che ha realizzato
advergame per clienti quali DaimlerChrysler,
Ford , General Motors, Honda, IBM,
Paramount Pictures, Pepsi, Siemens,
ecc…
Advergame: modalità di utilizzo
I prodotti/servizi possono essere
integrati in un ambiente di gioco
a vari livelli (associativo, illustrativo
e dimostrativo), come teorizzato
dalla società newyorkese.
Il livello associativo
A questo livello l'advergame può
favorire la consapevolezza del brand
associando il prodotto allo stile
di vita o all'attività rappresentati
nel gioco (ciò è più efficace quando
il contenuto ed il tema del gioco
logicamente o emozionalmente rinforzano
l'immagine del brand).
Il
livello illustrativo
A livello illustrativo l'advergame
può porre ben in vista ed al centro
dell'attenzione il prodotto stesso
durante il corso del gioco (ad esempio
con un personaggio che deve compiere
una serie di azioni/operazioni per
procurarsi il prodotto stesso).
Il
livello dimostrativo
Al livello più complesso, il dimostrativo,
l'advergame può far leva su tutte
le potenzialità ìnsite nell'interattività,
consentendo al consumatore di "provare"
il prodotto all'interno dei confini
virtuali del gioco.
La decisione circa quale livello
di interazione associare all'advergame
e quale strategia di comunicazione
utilizzare per "veicolare" il proprio
messaggio dipende sia dalla natura
del prodotto sia (particolare non
trascurabile!) dal budget di cui
si dispone per la campagna pubblicitaria.
Il coinvolgimento del consumatore
ai livelli associativo ed illustrativo
può essere sfruttato facendo leva
sul valore dell'intrattenimento
creato dall'esperienza del gioco,
senza perdere di vista una logica
di efficientamento dei costi.
A livello dimostrativo, invece,
i giochi risultano essere molto
personalizzati, sofisticati e costosi,
di pari passo con una "immersione"
nel brand molto intensa e con una
esperienza di gioco assai coinvolgente.
Advergame: modalità di diffusione
Sempre dagli Stati Uniti giungono
le indicazioni circa le diverse
modalità attraverso le quali favorire
la diffusione on-line degli advergame:
- siti aggregatori di giochi
si tratta di siti volti ad ospitare
gli advergame, a favorire non solo
che il consumatore giochi ma che
si ponga "in competizione" e, di
conseguenza, tenti di superare i
punteggi ottenuti dagli altri visitatori
del sito ( per giocare - e poter
vincere- è necessario lasciare i
propri dati, non falsati, per consentire,
in caso di vincita, la consegna
del premio).Il pericolo, in questo
caso, è che l'advergame "soffra"
della presenza di altri advergame
dotati di maggior appealing;
- sito dell'azienda che reclamizza
il prodotto
si può percorrere anche la strada
del posizionamento dell'advergame
direttamente sul sito dell'azienda
che reclamizza il prodotto: ciò
comporta, di conseguenza, la necessità
di promuovere il gioco anche attraverso
altre forme di pubblicità, per favorirne
la divulgazione;
- siti di terze parti
proprio come il banner, anche l'advergame
può essere collocato su siti di
terze parti non affiliati e non
dediti, per mestiere, alla pubblicizzazione
degli advergame: ciò può consentire
di targettizzare ulteriormente la
propria promozione in relazione
al bacino di utenza che abitualmente
visita tali siti;
- diffusione "virale" tramite e-mail
si può adottare anche la strada
dell'inserimento dell'advergame
in un network peer-to-peer, scatenando
il fenomeno a catena del "passaparola"
(i migliori advergame sono "costruiti"
proprio con la finalità di essere
diffusi e condivisi tra utente ed
utente, sfruttando la competizione
o la collaborazione ed innescando,
in tal modo, una "divulgazione virale").
La situazione in Italia
L' emozione, il divertimento ed
il coinvolgimento on-line attraverso
gli advergame in italia sono studiati
e realizzati da Digibrands (spin-off
di Procter & Gamble e proprietaria
di Winnerland.com, il primo portale
italiano di advergame - vedi scheda
più infra -) e, negli ultimi tempi,
da Inferentia (autrice del progetto
"Magic-Kinder" associato al prodotto
"Kinder Sorpresa"), con l'utilizzo
di cartoon, interactive ed action
game.
La casa cinematografica Columbia
Tristar Picture, per esempio, sta
promuovendo, per la prima volta
in assoluto, il lancio del film
"xXx" attraverso un advergame sul
sito Winnerland.com.
Prodotti e servizi complessi ben
si prestano, infatti, alla comunicazione
del messaggio pubblicitario attraverso
gli advergame (ne hanno usufruito,
su Winnerland.com, società quali
Ariston, Fiorucci ed Api).
E' notizia di questi giorni che
su Winnerland.com è in fase di sperimentazione
un nuovo ed innovativo advergame,
dal nome Desideria, che consente
agli utenti di poter vincere premi
giocando con alcuni prodotti Procter
& Gamble. La principale novità consiste
nel fatto che nello stesso advergame
sono pubblicizzati più brand contemporaneamente:
Pringles, Pantene, Iams, Swifer,
Ace, Infasil, Dash, Mastro Lindo
e Viakal (a differenza della solita
prassi: un prodotto, un advergame).
Si appresta a percorrere la stessa
strada anche il Portale Lycos attraverso
il lancio del "Lycos Quiz Show"
(http://quizshow.lycos.it/),
un misto tra il gioco da tavolo
"Trivial Pursuit" e la trasmissione
televisiva "Chi vuol esser milionario":
il tutto on line, interattivo e
real time.
Un giocatore può invitare un altro
utente a giocare (inserendo il suo
indirizzo e-mail), sfidandolo a
rispondere ad una serie di domande,
poste da un presenatore virtuale
in una simil arena televisiva, su
uno dei tanti argomenti a disposizione
(storia, geografia, sport, musica,ecc…).
Il gioco, di fatto, sponsorizza
il lancio dell'ultimo cd della casa
discografica BMG, relativo ai maggiori
successi di Elvis Presley (ogni
manche del Quiz Show è, infatti,
"offerta da Elvis"). La "viralità"
di un'operazione di questo tipo
è di un indiscutibile pregio: si
raccolgono indirizzi mail, si incrementa
il traffico sul sito, si veicola
il brand, se ne favorisce la diffusione
in maniera capillare utilizzando
gli stessi utenti, si creano comunità
di interessi, si può "arredare"
la scenografia del gioco con loghi
e messaggi promozionali degli inserzionisti
(compaiono già Nokia, Coca-Cola
e Nivea), ecc…
Inutile aggiungere che è anche possibile,
attraverso il Quiz on line, vincere
dei premi e si intuisce l'effetto
dirompente di tutto ciò…
Per concludere, va detto che il
target medio degli advergame è rappresentato
dai 20-40enni di classe medio-alta,
target strategico ai fini decisionali:
quello che segue, detta ed anticipa
le mode, orientando i consumi.
Case history italiana: Winnerland.com
Il più riuscito se non l'unico esempio
di sito collettore, per antonomasia,
di advergame in Italia è Winnerland.com.
Questo vortal (portale verticale)
degli advergame è prodotto da Digibrands,
società costituita da 21 Nextwork,
Buongiorno.it, Games Venture, Procter&Gamble,
Daniele D'Ambrosio e Marinella Rivitti,
ed è volto a favorire la comunicazione
digitale dei brand attraverso l'esperienza
interattiva degli utenti.
"Il sito offre alle aziende progetti
di comunicazione personalizzati
grazie ad attività studiate per
attirare un elevato numero di utenti,
catturando la loro attenzione per
un tempo piuttosto lungo. Questo
consente di generare una grande
profondità di penetrazione del messaggio
di comunicazione."
Di fatto su Winnerland.com vi sono
"concorsi a premi costruiti ad hoc
per il cliente, in modo da comunicare
(nella meccanica del gioco e in
tutti gli elementi grafici e creativi)
l'equity del brand inserzionista,
educare i consumatori sul prodotto
e raccogliere informazioni sugli
utenti stessi".
I giochi presenti sul sito sono
adatti a tutte le età ed i premi
sono rappresentati da "viaggi intorno
al mondo, moto, hi-fi, Playstation,
portatili, palmari, telefoni cellulari,
orologi e perfino preziosi gioielli".
Il pagamento da parte delle aziende
che si avvalgono degli advergame
avviene in modalità "pay per performance".
In tal modo il grande vantaggio
per le aziende è quello di pagare
solo in base ai risultati raggiunti,
senza alcun rischio. Così facendo,
l'advertising diventa davvero misurabile
sul singolo consumatore.
Alla base del successo vi è un sapiente
mix di tecnologia e di utilizzo
di una strategia di tipo pull in
cui è l'utente stesso ad attivarsi
per iniziare la comunicazione. Obiettivo
dell'azienda, pertanto, è quello
di creare brand equity facendo divertire
i consumatori per costruire e mantenere
con loro una relazione duratura.
Advergame vs banner: punti di
forza
I punti di forza degli advergame
rispetto ai banner possono riassumersi
nei seguenti punti:
- maggiore attrattività ed interattività
(l'utente non più come osservatore
passivo ma, bensì, attivo partecipante)
;
- necessaria registrazione dell'utente
per poter accedere al gioco (=raccolta
dati utenza e relativa profilazione)
;
- invito, rivolto all'utenza, ad
inserire dati "reali" per poter
eventualmente ricevere, in un secondo
momento, i premi corrisposti a seguito
di estrazione tra tutti i partecipanti
all' advergame ;
- forte e prolungata interazione
con la marca, con il brand che si
avvale dell'advergame ;
- il coinvolgimento nel gioco amplifica
l'attenzione e l'empatia verso la
marca ;
- l'advergame può essere spedito,
a differenza del banner, anche via
e-mail, favorendo politiche di "passaparola"
e di "viral marketing" ;
- creazione di una relazione duratura
tra il consumatore e l'azienda al
fine di fidelizzare l'utente e rinforzare
la brand equity
Non dimenticare mai, nella realizzazione
di un advergame di successo, lo
slogan americano: "Keep it simple,
keep it fun!"
"Sfiziosi" esempi di Advergame
da provare:
- http://www.e-studio.it/studio.html
(gioco del biliardo)
- http://zone.msn.com/rcriot/gamepage.asp?l=2
(Advergame con macchina da corsa)
- http://zone.msn.com/speedway/gamepage.asp?detail=1
(Advergame per gareggiare con la
Dodge della DaimlerChrysler)
- http://www.35mm.it/club/movietrivia/gioco_frameset.html
(Advergame sul cinema)
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