Milano, 7
novembre 2006 - Le
tecnologie informatiche mobili (Mobile
& Wireless, M&W), quelle che permettono
di elaborare, operare e comunicare
senza fili e senza alcun vincolo di
luogo, sono anche in Italia fondamentali
per innovare processi e modelli organizzativi
delle imprese, private e pubbliche.
I vantaggi sono tangibili e sempre
più spesso monetizzabili. Con grandi
potenzialità anche sul lato dell'offerta.
Sia con riferimento ai tanti operatori
italiani emergenti, che con riferimento
ai molti player multinazionali presenti
nel nostro Paese: tutti interessati
a far conoscere e ad esportare le
tante, buone pratiche presenti sul
mercato italiano. Tutto ciò, nonostante
il fatto che la loro diffusione sia
talvolta frenata proprio da coloro
che dovrebbero promuoverla, all'interno
delle imprese e delle amministrazioni
pubbliche: i responsabili dei sistemi
informativi.
Queste, in sintesi, le principali
evidenze emerse dal Secondo Rapporto
sul Mobile & Wireless Business in
Italia, promosso da AITech-Assinform,
da Asstel e dalla School of Management
del Politecnico di Milano, in collaborazione
con aziende di primo piano: Accenture,
Ansa, BlackBerry, DS-Group, Ericsson,
Etnoteam, Guttadauro, Lancer, Microsoft,
Nokia, Oracle, Palm, Psion-Teklogix,
Reply, Tim-Telecom, Ubiquity, Vodafone.
Condotta da un gruppo di lavoro
coordinato da Umberto Bertelè, Andrea
Rangone e Alessandro Perego, l'indagine
ha voluto far luce sullo stato dell'arte
e sugli atteggiamenti delle principali
categorie di attori: i top manager,
i manager funzionali (Vendite, Produzione,
Logistica, Marketing, ecc.) e i responsabili
dell'informatica (CIO) nelle singole
organizzazioni.
Tra le principali evidenze dell'indagine
- condotta sul campo e basata sul
confronto con oltre 250 imprese ed
enti pubblici (appartenenti ai seguenti
settori merceologici: Banche, Grocery,
Farmaceutico, Sanità e Utility),
per oltre 1000 applicazioni - sono:
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la conferma
del ruolo innovativo delle tecnologie
di M&W. Chi le ha adottate,
tocca con mano le possibilità
attuali e potenziali che vanno,
dall'automazione di specifiche
attività (es. gestione degli
ordini o dei magazzini, ecc.)
sino alla riconfigurazione di
interi processi (es. vendite
nel territorio, raccolta e trattamento
dati sanitari, ecc.) e a nuove
modalità di interazione con
clienti e fornitori;
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la tangibilità
dei benefici delle applicazioni
M&W, sia in termini di performance
misurabili (ricavi, parametri
di servizio ai clienti, qualità
dei processi, produttività),
utili a confermare un ritorno
dell'investimento rapido e consistente;
sia in termini di benefici d'altro
tipo (qualità e velocità dell'informazione,
facilitazione delle attività
di pianificazione e controllo,
immagine), non subito misurabili,
ma comunque concorrenti al vantaggio
competitivo nel medio-lungo
termine;
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la maggior
facilità con cui il valore dell'M&W
è colto dai manager al top e
soprattutto dai manager con
responsabilità di business
che, sulla spinta degli obiettivi
da raggiungere (volumi di vendita,
efficienza di gestione delle
reti commerciali, risposta alla
clientela) sono quelli più disposti
a rischiare per innovare;
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la sorprendente
maggior difficoltà a misurarsi
con l'M&W, da parte dei Responsabili
dei sistemi informativi (CIO),
che al riguardo svolgono talvolta
un ruolo marginale, se non addirittura
di freno. Il più delle volte
sono chiamati in causa per approfondimenti
tecnologici o di fattibilità
di idee avanzate dai manager
con responsabilità di business;
e in pochi casi svolgono quel
ruolo di proposta che sarebbe
naturale attendersi da loro.
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Il
ruolo chiave dell'offerta e le potenzialità
di export delle soluzioni
Tra gli altri elementi, l'indagine
ha rilevato alcuni significativi progressi,
riguardanti il ruolo della filiera
dell'offerta, sempre più capace di
creare sinergia e aggregazione al
suo interno, oltre che di fare cultura,
di sviluppare mercato e di far fronte
in modo strutturato alle esigenze
delle imprese utenti.
In questa edizione, rispetto al primo
Rapporto, le aziende sostenitrici
sono passate da 8 a 17, a conferma
dell'interesse e della volontà aggregativa
delle imprese ICT che operano in questo
mercato, sempre più diffuso e maturo.
Tra di loro ci sono sia aziende italiane,
molto specializzate nelle soluzioni
Mobile & Wireless, sia aziende multinazionali,
con un'offerta mirata a questo settore.
E' un "ecosistema" aziendale che ha
consentito l'attivazione di tante
buone pratiche (best practice) tra
le imprese utenti italiane e che ora
intende farle conoscere e diffondere
sia nel nostro Paese - obiettivo anche
del presente Rapporto - che all'estero.
Anche per alcune multinazionali, l'Italia
è territorio di sperimentazioni, di
laboratori di ricerca, di sviluppo
di nuove soluzioni, proprio in ambito
di Mobile & Wireless applicato al
mondo aziendale.
L'accelerazione
è possibile
Secondo AITech-Assinform e secondo
i ricercatori della School of Management
del Politecnico di Milano, ci sono
molti elementi che fanno pensare ad
un forte impulso nella diffusione
delle applicazioni M&W nel prossimo
futuro. Con effetti non solo sui volumi
di investimento, ma anche e soprattutto
sui modelli di impresa, per un approccio
sempre più integrato e sistemico,
che faccia da volano alla mobility
nelle aziende italiane e che consenta
la diffusione delle soluzioni più
avanzate e più efficaci, anche al
di fuori dei confini nazionali.
Tutto questo consentirebbe a un numero
sempre più consistente di imprese
e di amministrazioni, di:
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cogliere appieno i vantaggi
di queste tecnologie a livello
di catena del valore;
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creare propri Mobile Workplace,
per consentire ad ogni persona
che opera in azienda di accedere,
ovunque si trovi, al proprio
ambiente di lavoro e a tutte
le applicazioni necessarie;
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integrare sistemi informativi
aziendali e "oggetti" coinvolti
nei processi (prodotti, asset,
veicoli, ecc.), attraverso un
uso sapiente delle tecnologie
M&W.
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utilizzare l'M&W come leva di
interazione con clienti, fornitori
e altri attori di filiera.
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favorire lo sviluppo di un "Made
in Italy" tecnologico, capace
di portare in altri mercati
le soluzioni adottate con successo
nel nostro Paese.
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Per ulteriori
informazioni:
Ufficio Stampa AITech-Assinform
Stefania Follador, Tel. 02.58304141,
e-mail: [email protected]
Ufficio Stampa School of Management
- Politecnico di Milano
Barbara Balabio, Tel. 02 2399 9578,
e-mail [email protected]
Bonaparte 48 - Elena Castellini,
Tel. 335 6271787, e-mail: [email protected]
Sara Porro, Tel. 339 7520366, e-mail:
[email protected]
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